“L’uomo è veramente uomo soltanto quando gioca.
Friedrich Schiller
In questi giorni mi è venuta in mente questa poesia di Gianni Rodari, che da bambina ho imparato a memoria e che tuttora ricordo. Direi che questo ricordo della mia infanzia non è del tutto casuale, visto i diritti fin troppo calpestati da questa gestione esasperate della pandemia, anche per colpa di un’informazione troppo ansiogena.
Signori architetti
che fate progetti
di case e palazzi
di torri e terrazzi…
Un poco di prato
l’avete lasciato?
Su, siate gentili:
fate anche i cortili.
Pensateci un poco
ai campi da gioco…
Lasciateci appena
lo spazio, che poi
a far l’altalena
pensiamo da noi:
sarà cura nostra
farci anche la giostra.
Gianni Rodari
Sì per l’accesso ai parchi no alle aree dove ci sono giochi, possibili fonti di contagio. È vietato l’utilizzo dei giochi per bambini e degli impianti sportivi a libera fruizione in tutti i giardini e parchi pubblici del territorio comunale.
L’area verde è fruibile, ma c’è il divieto di utilizzare i giochi. Ancora divieti, la follia di divieti, ordinanze di sindaci rispettate da qualcuno, ignorate da altri, protocolli ridicoli.
Le pagine facebook sono diventate perfino il luogo dove screditare e puntare il dito contro chi non rispetta le regole, cercando un po’ di normalità.
Questa pandemia ha visto calpestati i diritti più fondamentali, persino quelli dei bambini, che si sono visti negati il diritto al gioco. E cosa fa un bambino se non giocare?