Creatività in ufficio: ordine o disordine?

Se una scrivania in disordine è segno di una mente disordinata, di cosa sarà segno allora una scrivania vuota?

Albert Einstein

Gli ambienti disordinati incoraggiano la ricerca delle novità lontano dai soliti paradigmi, il che può portare a nuove intuizioni al contrario, gli ambienti ordinati favoriscono un modo di pensare convenzionale e stimolano l’aderenza agli schemi esistenti.

Il caos è solo ordine che attende di essere decifrato.

José Saramago

Non sono mai stata ordinata, anzi si può dire che ho un ordine tutto mio.

Se qualcuno sposta le mie cose per cercare di riassettare un po’, faccio fatica a ritrovarle. Ma nel mio ordine disordinato riesco a trovare tutto, o quasi.

Questa apparente confusione organizzativa è dettata dall’essere creativa, fantasiosa, dall’avere idee che corrono veloci e che fanno fatica ad essere incatenate in uno schema rigido e preciso.

I fautori dell’ordine sostengono, invece, che disordine sia sinonimo di disordine mentale. Io, invece, credo, che c’è un livello di disordine tollerabile da un creativo, ma come tutte le cose il troppo stroppia, in questo caso anche la confusione.

La creatività è figlia del caos. Tutto inizia con la produzione di idee. Ma ha a che fare anche con l’ordine: si tende ad un risultato, a concludere un progetto. Altrimenti sarebbe tutto un mero esercizio mentale.

Il potere dell’ordine

È evidente come sia più agevole muoversi in un ambiente lavorativo ordinato e di come questo sia un ottimo biglietto da visita della nostra professionalità e di chi siamo.

Una scrivania di un ufficio ordinata sottende efficienza, meticolosità sul lavoro, ma non per questo mancanza di passione, dedizione ed impegno. Si ottiene così un ambiente che allo stesso tempo ispira e favorisce la produttività.

Siamo più fisici, che digitali

Nell’era digitale siamo sempre più abituati a gestire ed archiviare file sul pc, ma gli originali cartacei sono ancora una realtà ben presente.

Quindi abbiamo l’incombenza di una doppia archiviazione, sia fisica, che digitale. Vani, cassetti e mensole per la conservazione di cartelle, raccoglitori, faldoni; cartelle virtuali, salvate con i nomi dei diversi clienti e numerosi backup su diversi supporti esterni per non perdere il contenuto di importanti anni di lavoro.

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