La pandemia ci ha portato a sperimentare il lavoro da casa, lo smart working o home working.
Non è facile, però, conciliare casa e lavoro.
Lavorando da casa, infatti, si ha difficoltà nel mantenimento di un adeguato equilibrio vita-lavoro.
La giornata lavorativa dura inevitabilmente qualche ora in più, visto che il lavoro ha sconfinato nella vita privata.
Lo smart working casalingo da un lato può essere comodo, ma può comportare continue distrazioni, insomma può far perdere la testa.
Il giocare felice, ma rumoroso dei tuoi figli, o un loro litigo improvviso, che dura a lungo; o il pianto del tuo piccolo nella culla; il cane che abbaia; il microonde che beepa; la tua coinquilina, o un tuo parente che armeggia in cucina, intento a preparare chissà quale ricetta; …
Basta già uno di questi a minare la tua concentrazione. Se compresenti, si amplificano, diventano estremamente fastidiosi, più che suoni uno sull’altro diventano per te rumori. Minore è lo spazio, la metratura dell’ambiente che vivi, maggiore di certo sarà il disagio che proverai.
Non solo, può essere anche demotivante sotto più punti di vista.
Non avendo la necessità di spostarti in ufficio, allora diventa anche poco importa cosa indossare, prediligendo la prima cosa che trovi, spesso una comoda tuta, o in camicia sopra e col pigiama sotto nel caso tu debba incontrare virtualmente dei colleghi, un cliente, o seguire un corso di formazione; o finisci interamente in divisa col pigiama.
Non dimenticarti che vestirti in questo modo non è la scelta migliore, perché anche il tipo di abbigliamento influisce sull’umore, sulla concentrazione e sulla motivazione.
Questo modo diverso di lavorare ci ha separato forzatamente da quel contesto sociale, a volte conviviale, che si crea in un posto di lavoro ubicato al di fuori delle mura domestiche.
Ecco perché per lavorare bene è meglio avere un ufficio tutto tuo, anche se in affitto.
Anche se odi il lunedì, di certo lo odieresti di meno in un ufficio, dove non per perderesti di certo la concentrazione.